Ciao a tutti, amici di FPDI, vorrei porvi un problema, la calibrazione del monitor. Nella fotografia digitale credo sia una delle cose più importanti, seconda soltanto allo scatto in sè, in modo che tutti possano vedere all'incirca la stessa immagine. Più che altro il problema salta fuori quando dobbiamo stampare le nostre immagini poichè una variazione di luminosità e contrasto può trasformare radicalmente le nostre immagini.
Questo link mi è stato molto utile anche se ora ho calibrato il monitor grazie ad un colorimetro elettronico che mi è stato imprestato in attesa di potermene comprare uno:
Fortunatamente, nel periodo in cui calibravo con gamma, non ho avuto molti problemi nella stampa, il risultato era praticamente uguale a come lo vedevo sul mio monitor. Comunque il modo migliore resta sempre il colorimetro esterno...ma anche il più costoso...
Ma sai Paola che non hai affatto torto...comunque cosa irrealizzabile in Italia per diffidenza soprattutto...forse il primo ad essere diffidente sarei io, certo, non con voi che vi conosco molto bene.
Ciao omonimo, hai aperto una discussione molto interessante su un argomento spinoso.
Il mio monitor pare che sia calibrato correttamente, operazione che feci un paio d'anni fa, se non ricordo male, con qualche software open source che ho già dimenticato.
Per quanto riguarda il colorimetro, caldeggio molto le vostre iniziative di l'idea di comprarlo in cooperativa, secondo me vi conviene decisamente.
Io vivo a Napoli, quindi vi posso solo guardare, ad ogni modo tifo per voi.
Faccio un piccolo ot, scusatemi: ho aperto una discussione sul fotoritocco in ambiente linux, chi è interessato può puntare a questo link qui!
Grazie Luca. In effetti però si raccomanda di calibrare il monitor circa ogni due mesi perchè qualche settaggio può sempre cambiare, un colorimetro in questo caso sarebbe la soluzione più sicura.
Purtroppo Sonja le stampe sono un vero problema...diciamo che per riuscire a raggiungere un equilibrio tra monitor e stampante, bisognerebbe fare sempre un confronto diretto ed usare sempre la stessa stampante (o lo stesso laboratorio fotografico nel caso si stampi in un negozio). Comunque quell'articolo è molto interessante.