Commento da/Comment by Alecomix su/on 18 Luglio/July 2010 a/at 22:46

Inizio io con un breve reportage di porto thorres che stà in sardegna :D eccoci quà, appena scesi dalla macchina davanti a questo paradiso. Questo mare inganna come la maga circe, ti attira perchè è bellissimo, apparentemente azzurro e cristallino, ma prova a fare 3 passi e al quarto ti trovi a 2 metri sott'acqua!!!!

bene, proseguendo per la strada si trovano varie statue (pesci, sirene, ecc...)

Nella strada ho incrociato un negozio di souvenir, di qualche metro quadro, che vendeva oggetti tipici sardi.

Proseguiamo per la strada...

Eccoci all'inizio del vero e proprio viaggio, da quì iniziano le rovine di tharros che purtroppo per assenza di soldi alcuni pezzi della città non sono stati ancora portati alla luce. Ma per assenza di tempo non ci sono entrata, quindi vi lascio solo desiderare...

Commento da/Comment by Alecomix su/on 18 Luglio/July 2010 a/at 22:56

SCUSATEEEE!!!! QUESTA è LA PENISOLA DEL SINIS HO SBAGLIATO NOME :D

Commento da/Comment by Ale Alpha su/on 19 Luglio/July 2010 a/at 8:36

Ehi Alex grazie dell'invito. Bella idea quella del reportage.

Commento da/Comment by Ale Alpha su/on 19 Luglio/July 2010 a/at 18:48

Ehi Alex, la foto col deltaplano la trovo stupenda!

Commento da/Comment by Alecomix su/on 19 Luglio/July 2010 a/at 22:10

Grazie ale =) grazie anche a luca ce si è iscritto :D

Commento da/Comment by Jekyll su/on 21 Luglio/July 2010 a/at 13:56

presente!

Commento da/Comment by Jekyll su/on 21 Luglio/July 2010 a/at 13:58

Davvero un'ottima idea...mi piace molto!

Commento da/Comment by Jekyll su/on 21 Luglio/July 2010 a/at 14:14

Ok. Ci provo anch'io... a circa 130 Km da Cagliari esiste un vecchio paese disabitato, un paese fantasma... GAIRO VECCHIO .Il paese, il cui nome ha origine dalle parole greche "ga" e "roa", cioé "terra che scorre", per la sua precaria condizione idro-geologica. L'abitato fu colpito a più riprese da disastrose alluvioni, fra cui la più drammatica fu quella del 1951, e minacciato da progressivi cedimenti del terreno, è stato ormai abbandonato del tutto e l'intera popolazione si è trasferita nel nuovo paese, che, sorto più a monte, con il nome di Gairo S. Elena, conta oggi quasi 2000 abitanti e possiede un territorio di circa 80 Kmq, dove si vive soprattutto di pastorizia (ovini, caprini, suini) e di cantieri di rimboschimento. Il paese di Gairo Vecchio che ormai è divenuto un’attrazione turistica non indifferente. Questo Vecchio Centro, oramai disabitato dal 1963, è un importante esempio di archeologia riguardante gli insediamenti abitativi della Sardegna Centro Orientale. Addentrandosi nel vecchio borgo si nota immediatamente la tecnica costruttiva delle stradine e dei vicoli intorno ai quali si sviluppava: in parte le vie erano carrabili, in particolar modo le principali, ed in larga misura a carattere pedonale.

Il fondo stradale era costituito prevalentemente da terra battuta o selciato ed i dislivelli esi-stenti tra le vie, conseguenza diretta dell’ubicazione montana del centro, vengono superati grazie alla realizza-zione di scale o viottoli pedonali o mulattiere. I materiali usati per la realizzazione del selciato e delle scale così come anche le case, sono prevalentemente costituiti da granito, scisto e altre rocce locali mentre come legante si usava prevalentemente fango oppure malta di calce e sabbia, vecchio retaggio di ancestrali tecniche costruttive.

Commento da/Comment by Jekyll su/on 21 Luglio/July 2010 a/at 14:18

Girovagando in solitaria in una fredda e piovosa giornata autunnale mi è apparsa una visione di questo tipo...

Commento da/Comment by Jekyll su/on 21 Luglio/July 2010 a/at 14:21

Le case diroccate ormai abbandonate e pericolanti appaiono invase da una natura selvaggia che sembra aver riconquistato un territorio precedentemente sottrattogli dall'uomo, creando ora uno strano macabro connubio

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