Thurpeddos - Orotelli (Nu)

Sos thurpos, sono le maschere tipiche del carnevale di Orotelli. Hanno il volto nero e coperto dal cappuccio di un lungo pastrano di orbace, che in sardo viene chiamato gabbanu.

Queste maschere rappresentano diversi personaggi della tradizione contadina, probabilmente ispirati alla figura del Dio Dionisio. A quest’ultimo, in passato i contadini chiedevano di essere generoso con le piogge e con il raccolto.

Sos thurpos durante la loro esibizione rappresentano il profondo legame fra il contadino e gli animali che lo aiutano a lavorare la terra. I visi sono anneriti dal sughero bruciato e indossano a tracolla una cinta spessa in pelle, carica di campanacci per allontanare gli spiriti maligni. Hanno i pantaloni da cavallerizzo con dei gambali in cuoio, e degli scarponi che sotto la suola hanno dei grossi chiodi sas bollitas, per non scivolare sui terreni impervi.

Il fulcro della loro sfilata è rappresentato dalla cattura: sa tenta. Durante la processione per le vie del paesino, cercano di catturare con una corda qualche “preda” tra il pubblico. È un rituale antico, che simboleggia la dura lotta tra il contadino e la natura. Solamente con grandi sacrifici, tenacia e tanto lavoro quotidiano, alla fine vince l’uomo ottenendo un buon raccolto.

I thurpos boes rappresentano i buoi, sono in coppia e vengono accompagnati dal contadino boinarzu (o voinarzu) che deve tenere a bada la foga delle bestie che scalciano e muggiscono. Per controllarli e guidarli usa delle funi in canapa o cuoio e su puntorzu, un bastone appuntito.

I thurpos con l’aratro invece rappresentano la tranquillità degli animali che si sono arresi alla volontà dell’uomo. Poi ci sono su thurpu ferradore, ossia il maniscalco e su thurpu semenadore, il seminatore, che imita la semina nei campi e tiene una bisaccia o un recipiente in sughero.

L’ultimo giorno di carnevale, chiamato anche Carnevalone, i thurpos offrono a ogni spettatore dell’ottimo vino e si banchetta in allegria; più si beve e meglio sarà il raccolto! E quando il vino è buono, è facile bere di più.

tratto da http://www.welcome-to-sardinia.com/it/storia-e-tradizioni/tra-favola-e-realta/maschere-sarde/thurpos-di-orotelli

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Commento da/Comment by Umberto Fara su/on 4 Ottobre/October 2012 a/at 23:42: Grazie ancora :-)

@giovanni tisocco: ci mancherebbe, non piace neppure a me ma ho speigato nei commenti iniziali il perchè della firma così :-9

Commento da/Comment by S.abra su/on 4 Ottobre/October 2012 a/at 21:20: ritratto fantastico

interessante la didascalia aggiunta....

Commento da/Comment by Umberto Fara su/on 4 Ottobre/October 2012 a/at 17:47: Grazie Amedeo

Commento da/Comment by Umberto Fara su/on 4 Ottobre/October 2012 a/at 14:12: Grazie a tutti

Commento da/Comment by Umberto Fara su/on 3 Ottobre/October 2012 a/at 23:40: Grazie Alessandro!

Commento da/Comment by Umberto Fara su/on 3 Ottobre/October 2012 a/at 23:40: Maus grazie, amo la nostra isola e grazie alla fotografia sto scoprendo il piacere di visitarla tutta piano piano per scoprirla in tutti suoi aspetti. faccio parte anche io di un gruppo di maschere tradizionali il che in tal senso mi aiuta non poco :-)

Commento da/Comment by Umberto Fara su/on 3 Ottobre/October 2012 a/at 23:20: Grazie Delia, per quanto riguarda la firma non piace neppure a me, ma posto le foto anche su facebook nella mia pagina personale https://www.facebook.com/umberto.fara e siccome solitamente scaricano e stampano senza chiedere (anche se la risoluzione di fb fa schifo) preferisco inserire la mega firma centrale, che magari scoraggia un pò (e tra l'altro da quando lo sto facendo hanno iniziato a chiedere)...in effetti potrei salvarne due copie una con e una senza..ma a volte sono troppo poltrone anche per questo

Commento da/Comment by delia bertola su/on 3 Ottobre/October 2012 a/at 23:10: bella . gli occhi poi sono il punto di forza ....peccato la firma nel centro ......