E’ scritto che almeno una volta nella vita ogni birmano debba recarsi a pregare nella sacra Pagoda Shwedagon ma io dico invece che ogni uomo della terra a qualsiasi religione esso appartenga dovrebbe recarsi almeno una volta nella vita in questo straordinario luogo perché la sua bellezza è sconvolgente, il suo splendore inimmaginabile, la sua atmosfera altamente emotiva. Camminando a piedi nudi tra splendenti templi e assaporando il profumo dell’incenso al suono delicato di migliaia di campanelle dorate si può ritrovare quella serenità e quella pace nella mente e nell’anima forse troppo a lungo dimenticata.