Commento/Comment
a quel tempo Sergio, mio padre pensava al b/n io invece ero solo presa ad imparare seriamente questo lavoro, la creativita' intesa non come lavoro ma personale e' maturata molto tempo dopo, i provini a contatto per me erano solo utili per comodita' lavorativa, pero' se avessi avuto una base scolastica indirizzata all'arte avrei sicuramente anticipato la mia ricerca espressiva in modo piu' creativo e non solo formale e tecnico. ciao
Qui non vedo uno stretto riferimento all'astratto, ma piuttosto un'opera di grafica, tant'è che i soggetti sono immediatamente riconoscibili. Accennavo ai lavori che venivano prodotti in camera oscura tramite duplicazioni del negativo bn a contatto su pellicola lith per arti grafiche. Questa procedura, che richiedeva a volte di essere ripetuta, portava alla progressiva eliminazione dei grigi, lasciando quindi un negativo di soli bianchi e neri e stampe simili al tuo lavoro qui sopra. Quando si è prodotto un'opera che si ritiene di offrire al pubblico, questa procede, se e quando le ha, con le proprie gambe, divenendo man mano proprietà del patrimonio della cultura comune. In questo senso credo di interpretare il tuo voltare pagina per altre storie che devono iniziare. Ma quello che in precedenza hai fatto di buono e di bello, ti rafforza interiormente e rappresenta la tua scala. Ciao Bruna!
xSergio, ho letto con piacere il tuo commento, ti diro' Sergio che negli anni 70-80 non ricordo un genere fotografico sull'astratto, i miei ricordi mi riportano alla pura fotografia e alla costante ricerca della qualita' forse la Polaroid a quel tempo ha segnato un percorso diverso della fotografia analogica proprio per la caratteristica dell'immediatezza della stampa e anche se risultava mossa e con colori sbiaditi, l'emozione era grande, a mio parere la Polaroid e' stato il primo mezzo che ha sollecitato la creativita' un cogliere diverso, spontaneo e in quel tempo aveva un suo grande fascino . Un inizio di ricerca dell'originalita' e' stato anche l'inizio dell'utilizzo dei filtri che tanto stupivano le persone negli effetti speciali creati dalle lenti ed erano spesso utilizzati dai fotografi negli album di matrimonio, ricordo che mio padre fotografo e restio a queste novita' si e' sempre rifiutato di utilizzarli perché li riteneva assurdi e di scarso valore se non quello di stupire la gente Sara' difficile vedere le mie immagini su una rivista perché e' in me piu' la necessita' di ottenere in uno scatto cio' che mi sono prefissata e che voglio raggiungere questo diventa poi un capitolo chiuso come un libro che leggi, quando la storia si e' sviluppata nel racconto si arriva all'ultima pagina .......c'e' un punto.... un'altra storia deve iniziare, per me e' cosi', la fantasia o se vogliamo dire la mia ricerca di creativita' che vuole esprimere soprattutto il mio concetto del bello, una volta raggiunta e sviluppata soddisfa interiormente e pienamente le mie prospettive.
Ti ringrazio molto comunque per quello che hai scritto, fa sempre piacere se una persona apprezza le proprie proposte fotografiche, rispondero' con calma anche agli altri tuoi commenti. Ciao
grazie del commento oltre2.
Finalmente ritorno su questa immagine che ricorda molto quelle che non mancavano mai, nei concorsi fotografici degli anni settanta e ottanta, di ottenere premi e segnalazioni. La "tradizione" non si è interrotta perchè assai giustamente è stata collocata nelle top delle top.... Mi aspetto di vederla pubblicata su qualche rivista...
grazie molte r.zap
una bella e suggestiva immagine - complimenti ciao
grazie molte Giacomo
Stupendamente Grafica !!
Ne percepisco il Silenzio.
Monica ti ringrazio del commento.
Grazie Cr, mi fa piacere che ti sia piaciuta, ciao
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