Exif:ISO 100 f/7 1/13 18 mm
carte d' identità dei dipendenti della Miniera di carbone di Serbariu (Carbonia). Vi lavorarono fino a 3000 minatori, provenienti da ogni parte d'Italia. Il lavoro era difficile e pericoloso. Ogni giorno si rischiava di non rientrare a casa: "Il minatore è a diretto contatto con la montagna...usa i martelli perforatori e i martelli piccone, le tavole oscillanti e le tagliatrici...è il minatore che segue queste macchine durante il loro funzionamento...è il minatore che deve controllare la presenza eventuale del grisù e degli altri nemici...prepara e brilla le mine dalle quali provengono tanti infortuni sia direttamente che indirettamente. (Il minatore di Tullio Seguiti)". Il lavoro era duro ma la paga era dignitosa rispetto ad altre forme di sostentamento e proporzionale a quanto si lavorava. Ogni minatore assunto aveva diritto ad una casa con acqua corrente, scarichi fognari e riscaldamento sita a breve distanza dalla miniera. Un'alloggio quasi avveniristico per l'epoca (a partire dagli anni 30...). Mussolini costruì dei villaggi minerari dotati di ogni servizio: negozi, asili, scuole...
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Album:/Albums: Miniere del Sulcis
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