Per fare una bella foto bisogna volerla a tutti i costi, tanto, tantissimo tanto da sentire un senso di liberazione dopo averla scattata, ancor prima di osservarla ...certi di averla per sempre ...certi di ricordare la delusione o l' eccitazione adrenalinica provata

A volte i clienti mi chiedono quale sia la topologia di fotografia matrimoniale che preferisco. Puoi mostrarci il tuo album preferito??? Prediligo il fotogiornalismo interpretativo!!! Mio padre e' un pittore, crescendo ho avuto modo di accrescere la mia fantasia visiva osservando i suoi lavori..... Mia madre ha studiato alle belle arti.....Mia zia dipingeva ad olio i 7 nani e nature morte.....

Così, naturalmente, non ho mai dipinto.

Non ho mai disegnato.

Mi ci sono voluti anni per esprimermi creativamente.

Mi ci sono voluti anni per imparare a raccontare visivamente quello che accade come lo sento vedendolo.

Ho sempre amato la fotografia.
Ho imparato le basi della camera oscura e della reflex a 14 anni con pellicole in bianco e nero.
Trasferitomi in digitale non ho guardato indietro.

Ho assunto consapevolezza! Potevo raccontare cio' che avevo in me, perche' sapevo come fotografare cio' che accade attorno me, le piccole cose che accadono ogni giorno...

.....ha le sue regole e per certi versi si tratta di un evento programmato...... sai cosa sta per accadere, sai cosa fara' la gente ..... tuttavia non si sa nulla!!! Ogni matrimonio è completamente diverso, ogni coppia e' qualcosa di nuovo. Mi piace essere lì per catturare la loro giornata, detesto orchestrare creando momenti fotografici finti.... Non diro' mai cosa fare.... cammino ossevando con un senso di ingenuità. Fotografo emozioni mentre realmente accadono.

So' che la storia è lì: bellezza, tensione, dramma, amore, entusiasmo....